venerdì 10 giugno 2016

CodyQuiz: Coding libero!

CodyQuiz: Coding libero!
Alessandro Bogliolo said:
Siete pronti a portare il coding nei pub, nelle pizzerie, sui giornali, nei quaderni, nelle agende, sui sacchetti della spesa, nelle confezioni di biscotti, negli imballaggi, sui volantini, sulle magliette o dovunque ci sia un po’ di spazio libero in un processo di stampa?
CodyQuiz è un’opera culturale libera (CC BY) fatta proprio per questo. Per consentire a chiunque produca e distribuisca materiale a stampa di usarlo come veicolo per offrire un po’ di coding ai propri clienti, utenti, visitatori, amici.
I sorgenti dei primi CodyQuiz sono già disponibili e ne verranno pubblicati di nuovi ogni giorno. Insieme possiamo portare il coding fuori da Internet. Commentate questo post per dirmi come intendete farlo.

mercoledì 29 gennaio 2014

Spazio-blog


Questo spazio di discussione è finalizzato allo scambio 

di pensieri e riflessioni sul mondo della scuola e della 
conoscenza. Vi sono spunti centrati sull'attivazione
di 
metodologie, tecnologie e strumenti per la didattica 
che favoriscono la condivisione e la sperimentazione 
di forme di apprendimento in ambiente virtuale.
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martedì 28 gennaio 2014

Dal testo all'ipertesto


"Chi si sente minacciato dall'ipertesto e dalle relative tecnologie dovrebbe ricordare che come sottolinea Paul Saenger, quando venne introdotta la spaziatura tra le parole che rese possibile la lettura silenziosa, «nelle università del XIV secolo, la lettura privata in silenzio venne proibita in classe»." (Landow 2000)
Quando parliamo di Ipertesto dobbiamo riflettere sul significato stesso che viene ad assumere il termine "testo"; esso si allontana da ciò che comunemente è sempre stato inteso come documento scritto disposto per la lettura alfabetica. I documenti e le informazioni ... Leggi tutto >>


In riferimento all'ipertesto mi sembra importante ricordare Ted Nelson, sociologo, filosofo e pioniere dell'informatica statunitense. A lui si deve la coniazione del termine "ipertesto" nel 1963, pubblicata in seguito nel 1965. (Fonte Wikipedia)

guarda il video: Hypertext vs Linear Text




Ipertesto globale: il link

Il web senza link (collegamento ipertestuale/ipermediale) che cosa sarebbe?
Il link è il fondamento, "lo strumento cardine con il quale prende forma e significato il nuovo spazio del sapere condiviso" (Cecchinato G. 2009).
I link mettono in connessione tra loro contenuti e risorse pubblicati nel web dagli utenti e l'autorevolezza o il successo di una pubblicazione sono prodotti dalla dimensione del consenso globale.
Il PageRank, algoritmo utilizzato dal motore di ricerca Google decretandone il successo, mette in primo piano risorse che sono qualificate come rilevanti in relazione ai termini ricercati; "l’algoritmo sfrutta ciò che emerge come intelligenza collettiva della Rete: decide la rilevanza di una pagina in base ai link che fanno riferimento ad essa, utilizzando quindi il giudizio collettivo di tutti gli utenti della Rete per stabilire il valore dei contenuti." (Cecchinato G. 2009)

PageRank e strategie di posizionamento in Google


Il web 2.0 ha favorito lo sviluppo di attività di Tagging: il Tag è un termine che associamo ad un'oggetto (immagine, post, ecc.),  classificandolo e permettendo così di attivare ricerche basate su parole chiave. 
L'impiego di tag è rilevabile/attuabile da chiunque soprattutto nella frequentazione di social network.

Intelligenza Collettiva

Spunti di riflessione.

Nel mondo animale vi sono specie dove i singoli si uniscono e operano in perfetto concerto e cooperazione tra loro tanto che in alcune situazioni diventano e si comportano come un unico organismo: le api, le formiche, gli uccelli, i pesci, … per difesa o sopravvivenza sembrano sviluppare un'intelligenza collettiva; nonostante i singoli non abbiano né intenzione né consapevolezza della loro azione organizzata, l'agire collettivo determina un risultato che favorisce tutto il gruppo.
La scuola, la classe, sono contesti collettivi, entro i quali i singoli individui si aggregano in gruppi e comunità rivolte allo sviluppo di processi educativi e formativi; il contributo, le competenze di ognuno e la partecipazione attiva alla costruzione del sapere rende la conoscenza fluida e mutevole, in continua evoluzione, aperta al pensiero creativo, all'innovazione.
"Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa, la totalità del sapere risiede nell'umanità". (P. Levy)
L'intelligenza collettiva a scuola è, dunque, una dimensione potenzialmente viva e presente che può essere sviluppata in aula e in contesti virtuali, nel web, al quale gli alunni possono essere condotti ad un approccio più consapevole; attraverso la Rete il sapere di ognuno o del gruppo viene messo a disposizione degli altri. Il blog si presenta come un ambiente virtuale nel quale si intrecciano attività, relazioni, intelligenze che si confrontano, persone che condividono e sviluppano conoscenza.
Il filosofo francese Pierre Levy nella lettura delle trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo, traduce il nesso tra Internet e democrazia come intelligenza collettiva; la rete apre ad un nuovo spazio sociale e del sapere (il cyberspazio) dove le risorse della collettività sono al servizio degli individui e dei gruppi.
"L'intelligenza collettiva è la capacità dei collettivi umani di mettersi in cooperazione intellettuale in modo da creare, innovare, inventare. Può essere applicato su qualsiasi scala, da gruppi di lavoro a grandi reti o persino alla nostra intera specie. L'intelligenza collettiva è un fattore determinante nella competitività, creatività e sviluppo umano in una economia basata sulla conoscenza o in un'economia d'informazione." (Levy P.)

In MediaMente, quattro interviste a Pierre Levy; la prima in elenco tratta del concetto di intelligenza collettiva.
Consulta il testo di Pierre Levy: L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio.
Per un approfondimento sul pensiero di Levy potete vedere i video pubblicati in Youtube di cui posto la prima parte.

Flipped Classroom

Utopia irrealizzabile o realtà possibile?

L'eterogenea realtà scolastica presenta un panorama variegato nel quale si scorgono sacche di resistenza al cambiamento e punte di innovazione pedagogico-didattica.
L'utilizzo sempre più diffuso delle tecnologie, la disponibilità in rete di applicazioni e software semplici da usare e ad accesso libero unitamente ai progressi della ricerca pedagogica, hanno favorito cambiamenti nel mondo dell'istruzione e della formazione dando vita a nuove esperienze educative in ambito didattico-metodologico.
La tensione è verso il superamento del modello istruzionista (trasmissione del sapere) per approdare ad una didattica che abbracci il paradigma socio-costruttivista; in quest'ottica mutano il ruolo dell'insegnante e quello dello studente. L'insegnante sostiene, supporta, monitora, fa sì che lo studente partecipi attivamente e collabori alla costruzione del sapere. Lo studente sviluppa la capacità di gestire l'apprendimento e di acquisire consapevolezza del proprio stile cognitivo e del proprio metodo di studio (attitudini, modi, tempi, spazi, ecc.).

La Flipped Classroom si presenta come una proposta pedagogica che, con l'ausilio delle tecnologie, dà credito e sperimenta un diverso modo di approcciare al mondo dell'istruzione e della formazione.

Mappa: inversioni in Flipped Classroom

Per approfondire l'argomento vi rimando agli atti del seminario:

Pubblicare/fruire/produrre risorse didattiche online, siti disponibili: